Roma: eternamente bella… ma anche povera

Esperienza di servizio presso la Mensa Caritas

Nei giorni tra il 27 e il 30 dicembre noi adolescenti siamo stati a Roma, oltre che per visitarla, per prestare servizio alla mensa Caritas di Ostia.

L’eterna bellezza della città è lampante, ciò che invece si tende a non notare è la povertà che la abita. Dopo il primo giorno di servizio infatti abbiamo iniziato ad aprire gli occhi, a rimuovere, per quanto difficile, l’alone di superficialità che offuscava le nostre giornate, rendendoci osservatori attenti.
Inizialmente i frequentatori sembravano essere scontrosi e sgarbati, ma proseguendo con le giornate abbiamo realizzato che il loro comportamento non era altro che la materializzazione del tentativo di alleggerire un po’ il fardello che la vita gli ha riservato.

A livello umano questa esperienza ci lascia, quindi, più consapevoli e sensibili alla tematica della povertà, del volontariato in generale, insegnandoci che le nostre percezioni definiscono la realtà e nulla è nemmeno una cosa finché il nostro pensiero non la rende tale.
Inoltre abbiamo appreso che non ci si può rifiutare di osservare il mondo nella sua interezza, scindere l’oscurità in favore della luce o viceversa. Non è possibile giustificare la succitata divisione, perché tale divisione è violenza. In quanto cristiani non dobbiamo perseguire quella strada, bensì essere la luce, il sale della terra, illuminare e insaporire la vita di ognuno, non rimanere al buio o attendere inerti di perdere sapore, proprio come il vangelo professa.

I nostri adolescenti e giovani
(dal Bollettino Parrocchiale di Febbraio-Marzo 2023)

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