Lavori al tetto della parrocchiale: ecco le novità!

Il Consiglio Parrocchiale degli Affari Economici in comunione e dialogo con il Consiglio Pastorale Parrocchiale nei primi giorni del mese di luglio ha accolto la proposta del parroco e dei tecnici incaricati per il restauro della copertura della chiesa parrocchiale, di verificare e continuare la progettazione anche in merito alle facciate. Da una prima stima dei lavori la cifra richiesta è piuttosto alta, ma per ora nella fase di studio si da mandato per procedere con tale analisi.
Nella seconda metà del mese di luglio intercorre un dialogo telefonico tra il parroco e l’ufficio Amministrativo della Diocesi, che porta a spostare una precedente richiesta di finanziamento della CEI (fondi 8permille) destinati alla eventuale futura sistemazione della casa canonica al restauro della chiesa parrocchiale. L’accesso della nostra parrocchia a questi contributi avrebbe evitato la perdita del contributo complessivo alla diocesi, dal momento che per accedere a tale contributo serviva la presentazione di tre progetti e, di conseguenza, era necessario che partecipassimo.
Il 27 luglio il parroco ed il tecnico incaricato arch. Dioni, sono stati ricevuti in curia per poter avere spiegazione circa i termini della proposta, così da poter capire se era possibile fare il tutto entro i termini di presentazione della CEI. In tale occasione il Vicario per l’Amministrazione, don Giuseppe Mensi, invita il parroco a far richiesta anche al contributo della Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando “SOS patrimonio”. Da qui è partita una fase concitata di lavoro, in particolare per i tecnici dal momento che le scadenze erano piuttosto ravvicinate:

  • entro il 13 settembre: presentare al Vescovo e al Collegio dei Consultori la richiesta di “atto di straordinaria amministrazione” per il quale serve aver completato tutto il progetto, il computo metrico, la valutazione economica e il piano di rientro pensato, nonché i verbali dei consigli in merito alla richiesta. Tale domanda se verrà accolta passerà alla approvazione del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici che si tiene a fine mese e stabilirà la congruità della spesa e il via libera alla fase di progettazione definitiva e alla fase autorizzativa e organizzativa dell’opera. I documenti vengono così trasmessi alla Soprintendenza per l’ulteriore verifica e autorizzazione.
  • Entro il 6 ottobre va presentato il progetto completo e secondo i criteri del bando proposto dalla Fondazione Cariplo per poter chiedere il finanziamento e la condizione fondamentale è che il progetto sia già depositato alla Soprintendenza.
  • Entro il 10 di ottobre deve essere consegnato tutto il materiale progettuale necessario perché la
    diocesi possa girarlo agli uffici competenti della CEI.
  • La risposta a queste richieste sarà tra la fine e l’inizio dell’anno nuovo.
  • I tecnici sono riusciti a preparare quanto necessario per i primi giorni di settembre e così il 6 settembre
  • si sono riuniti insieme il C.P.A.E e il C.P.P. per decidere il da farsi.
  • Il parroco presenta le tre ipotesi possibili in base al computo metrico preparato dai tecnici e poi lascia
  • ai consigli la possibilità di esprimere il proprio parere: i presenti discutono delle tre ipotesi analizzando diverse voci, valutando le possibilità e speranze di accedere ai bandi oltre che i futuri cambiamenti economici che possano incidere sulle spese. I membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale e del
  • Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, vista la critica situazione in cui versa la Chiesa Parrocchiale,
  • all’unanimità per alzata di mano votano la seguente ipotesi:
  • Disponibilità attuale della parrocchia da raccolta finalizzata: € 114.000,00 (al giorno della pubblicazione)
  • Altri fondi a disposizione: € 120.000,00 (da restituire in 10 anni senza interessi)
  • 8xmille CEI: € 163.333,00
  • Bando Cariplo: € 150.000,00 – € 12.000,00= € 138.000,00
  • CRA? (Ha assicurato sostegno tramite agevolazioni nei prestiti o mutui, ma per eventuali donazioni
    non prima del 2023 e non se ne conosce l’entità)
  • Eventuale accesso al bonus facciate (60%): vengono restituiti € 153.422,24
    Per un totale disponibile di € 526.333,00 (di cui da restituire €12.000,00 all’anno) a cui aggiungere un eventuale credito per bonus facciate di € 153.422,24 = € 679.755,24
    Nel caso non passasse il bonus facciate resta da finanziare con mutuo per realizzare l’opera da parte della CRA di Borgo San Giacomo: € 155.000,00 (circa € 10.000,00 all’anno per 20 anni)
  • Pro: si fa un lavoro completo di restauro esterno della chiesa così da fermare il danneggiamento interno degli affreschi e della struttura della chiesa. Si risparmierebbe notevolmente sui costi di
    noleggio e si potrebbe sfruttare il bonus attualmente in vigore.
  • Contro: vengono investite tutte le risorse disponibili e preclusa la possibilità di nuovi finanziamenti (bandi) per alcuni anni e la parrocchia deve raccogliere più di € 20.000,00 all’anno per assolvere al debito contratto. Questo potrebbe determinare l’impossibilità di interventi necessari quali il tetto di San Rocco, il campanile di San Genesio, l’oratorio, la canonica e tutti i restauri e gli adeguamenti necessari alle opere d’arte e affreschi per un tempo non ben definibile.

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