Caro lettore, vorremmo partire con un invito: arriva fino in fondo! Non lasciarti scoraggiare dalla lunghezza e aridità di questo scritto, Leggendolo potrai conoscere meglio la situazione economica della tua comunità e ti sarà possibile abbandonare le dicerie o i pettegolezzi che, magari, hai colto attorno a te!
Questi mesi, da aprile ad oggi, lo sguardo di tanti è sicuramente andato al ponteggio che ha avvolto la nostra chiesa parrocchiale e, così, passo dopo passo abbiamo seguito l’evolversi dei lavori fatti. Possiamo dire che, nonostante le difficoltà dovute al meteo che non è stato troppo clemente, alternando periodi di intense precipitazioni a periodi di caldo eccessivo, siamo in linea con i tempi previsti per la conclusione dei lavori. Fin da subito l’attenzione dei tecnici e delle imprese coinvolte è andata all’urgenza di sistemare le perdite nel tetto, così da poter passare al restauro, risanamento e rinforzo delle travi sottostanti che ha richiesto tempo e pazienza per sistemare il tutto al meglio. La Soprintendenza alle Belle Arti di Brescia ha seguito ogni fase di questi lavori e ha accolto le indicazioni dei nostri tecnici che hanno perfezionato il progetto previsto, ma senza un aggravio economico. Nella stessa logica anche le zone più esterne, come le facciate, con tutti i vari elementi che le connotano, sono stati puliti e sistemati secondo le indicazioni della Soprintendenza.
Nella stessa logica, dopo un accurato studio, la Soprintendenza ha disposto di ripristinare il colore della calce più originario e più antico, risalente al 1700, e questo porterà a vedere l’intero edificio nel contesto della piazza in maniera nuova, sicuramente di impatto.
Un lavoro particolarmente impegnativo è stata la sistemazione della copertura della sacrestia. Infatti, per risolvere un problema di staticità della cupola è stato necessario un intervento delicato di studio e di sistemazione della copertura e di rinforzo della struttura per dare un futuro tranquillo a questo ambiente. In questo contesto è stato necessario sistemare una parte dell’impianto elettrico per ripristinare il sistema di allontanamento dei piccioni, fondamentale per una conservazione nel tempo del lavoro fatto, e alcuni altri interventi per sostituire le linee ormai vetuste con nuove linee più adatte ai carichi elettrici del nostro tempo, allontanando così il rischio di incendi pericolosi a casa di corti circuiti nei sottotetti. Una presentazione completa e più tecnica del lavoro verrà fatta alla conclusione del cantiere nel prossimo periodo, in una assemblea pubblica.
Il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici è stato informato dei vari passaggi e ha potuto seguire i lavori che sono stati eseguiti per verificarne l’effettiva validità. Una verifica verrà poi effettuata del RUP, un architetto nominato dall’ufficio amministrativo della diocesi, che controllerà l’effettiva esecuzione a regola d’arte di quanto autorizzato, dai tecnici della Soprintendenza e, infine, da un esperto incaricato dalla CEI per verificare l’utilizzo corretto dei fondi dell’8xmille.
Possiamo dire che da un punto di vista tecnico i lavori hanno rispettato al meglio quanto era stato richiesto dalla parrocchia: per questo è giusto ricompensare il lavoro fatto. Per poter procedere al pagamento, avendo concluso nel mese di settembre le risorse a disposizione della parrocchia (circa €270.000,00), è stato necessario chiedere l’autorizzazione ad aprire un mutuo che assorbisse quello già aperto nel 2010 per l’impianto fotovoltaico e permettesse i pagamenti necessari. In questa prima fase il mutuo avrà un valore superiore ai €400.000,00 che nel prossimo anno, con il completamento dei finanziamenti ottenuti da Cariplo e dalla CEI, si ridurrà a poco più di € 200.000,00. Il consiglio ha previsto una rata mensile di restituzione del mutuo di circa €1.500,00/2.000,00. Si tratta di un impegno non indifferente, visto che la media della raccolta per il tetto nell’ultimo anno si è ridotta a circa €600,00… COSI’ NON CE LA POSSIAMO FARE! Dobbiamo riuscire a convincerci che per riuscire a sostenere i costi è necessario AUMENTARE LA NOSTRA GENEROSITÀ o forse meglio, provare a rinunciare a qualche bene superfluo per dare il proprio contributo anche piccolo, ma regolare nel tempo. Non è un segreto che nella speranza del consiglio ci fosse che una volta avviati i lavori la popolazione avrebbe risposto con un segno di partecipazione alle spese sostenute…in realtà questo aumento non c’è stato se non in minima parte… lo sguardo al futuro, quindi, non è positivo se non si riesce a intercettare la generosità della popolazione di Borgo San Giacomo. Il consiglio, con il parroco, sono a disposizione per qualsiasi informazione e per illustrare al meglio ciò di cui la parrocchia necessita e le modalità per provvedervi.
In occasione del 7 ottobre, festa della Madonna del Rosario e 130° anniversario della fondazione della CRA di Borgo San Giacomo, è stato annunciato che la banca locale adotterà la sistemazione della copertura della chiesa di San Rocco. Il costo preventivato per tale intervento è di circa €215.000,00, ovviamente è un preventivo ancora da definire in maniera precisa perché il progetto ora dovrà seguire l’iter di approvazione sia all’ufficio economico della Diocesi che della Soprintendenza alle Belle Arti. La banca nel concreto ha promesso questo intervento attraverso una donazione che avverrà in 4 anni di €55.000,00 ogni anno. Sicuramente è un contributo notevole e la gratitudine della comunità parrocchiale non può che essere grande, dal momento che senza questo aiuto avremmo presto dovuto prendere delle decisioni serie in merito alla agibilità della chiesa stessa. Tuttavia l’orizzonte temporale dei 4 anni spinge la comunità a programmare al meglio l’intervento in un tempo che non sia nè troppo vicino, per evitare una esposizione finanziaria eccessiva che non ne permetterebbe la fattibilità economica, ma neanche troppo in là nel tempo, per evitare che le condizioni dell’ambiente peggiorino sino ad un punto di irreversibilità. Il CPAE si assume il compito, non semplice, di seguire al meglio lo studio di queste tempistiche.
Come già anticipato nel precedente bollettino, la parrocchia mantiene viva l’attenzione alle azioni ordinarie che man mano si rendono necessarie. In particolare, quest’estate è stato sostituito il computer di gestione del campanile e prossimamente si procederà alla sostituzione parziale del sistema dell’amplificazione della chiesa parrocchiale, dal momento che il precedente si è guastato nei mesi scorsi.
Un altro intervento che si è reso necessario in questi mesi è sorto nel corso dello svolgimento dei lavori alla copertura e alla facciata della chiesa parrocchiale e riguarda il campanile. Forse sarà stata notata una grossa gru che nel mese di ottobre ha portato del personale esperto ad analizzare l’esterno della nostra torre campanaria. Essa risente dei suoi 300 anni di storia e ha bisogno di essere monitorata con i mezzi che la tecnologia mette a disposizione per poter continuare a essere un simbolo per la nostra comunità. Queste azioni di monitoraggio avranno un costo di poco superiore ai € 5.000,00, ma si sono resi necessari proprio per poter confermare la solidità della struttura e motivare al meglio il ritrovamento frequente di frammenti di mattone ai piedi della torre stessa. L’amministrazione comunale provvederà a creare un’area di rispetto intorno al perimetro della torre proprio per tutelare le persone e le cose da qualsiasi frammento che cade per l’erosione del tempo.
Come avrete appreso dai giornali la nostra parrocchia ha avuto la possibilità di accedere ad un bando della Fondazione Comunità Bresciana che ha garantito un finanziamento di €4.900,00 a fronte di un preventivo di €9.800,00 per il restauro di una tela di pregio che normalmente si trova in sacrestia, chiamata “San Fermo e gli animali” e che verrà riconsegnata alla comunità nel prossimo periodo. Ovviamente il progetto aveva coinvolto in un primo momento i nostri agricoltori in occasione della festa di San’Antonio Abate e alcuni avevano sostenuto tale iniziativa per una raccolta totale di poco superiore ai € 1.000,00. Altri privati hanno aggiunto la propria offerta; tuttavia resta ancora da sostenere per quest’opera un costo di € 2.500,00 che attende ancora dei donatori generosi!
Anche il restauro dei libri del nostro archivio prosegue con un terzo lotto, molto oneroso di circa €19.000,00 di cui il 60% sarà sostenuto dallo Stato attraverso il ministero della cultura, ma resta ancora una bella cifra da raccogliere per completare questo progetto. Nella scorsa primavera avevamo lanciato la proposta “sostieni un libro del nostro archivio” dicendo che se almeno 70 famiglie avessero aderito donando €100,00 ciascuna avrebbero salvato un pezzo della loro storia. Per ora le adesioni in tal senso si sono fermate a 3… ne mancano 67!!!
Anche l’oratorio continuamente mostra i propri bisogni a cui si provvede man mano come è possibile rendendo utilizzabile al meglio l’ambiente che abbiamo a disposizione. Ovviamente è evidente il bisogno di un restauro più deciso e integrale, ma, come è evidente, in questo momento la comunità non è in grado di sostenerlo.
Fortunatamente tante persone si danno da fare volontariamente nei nostri ambienti generando un capitale sociale notevole senza gravare sulle casse della comunità. In tal senso un grazie particolare va ai volontari che operano nelle feste e nelle attività estive dell’oratorio perché anche quest’estate è stato possibile racimolare più di €10.000,00 che sono un aiuto notevole alle varie spese della comunità.
Oltre all’opera di tanti volontari va sottolineata la disponibilità di tanti a cercare di far contenere le spese della parrocchia rinunciando e risparmiando su tante piccole necessità. A tal proposito il CPAE ha accolto e autorizzato l’idea di sostituire nelle messe feriali l’utilizzo dell’impianto di riscaldamento ad aria della chiesa, oneroso e poco redditizio, con un sistema alternativo e mobile di lampade ad irraggiamento che dovrebbero mitigare il freddo durante il momento delle celebrazioni feriali e limitare i consumi.
Se con pazienza avete letto l’intero articolo fino in fondo probabilmente in voi potrebbe essere nata un po’ di noia per i tanti numeri e un po’ di agitazione pensando a come sono tanti i bisogni e poche le forze, ma vorremmo concludere ricordandoci che proprio a proposito delle ricchezze Gesù nel vangelo ha detto che “quello che è impossibile agli uomini è possibile a Dio” (cfr. Mc 10). Quindi non lasciamoci prendere dallo sconforto, ma rinnovando la nostra fede affidiamoci al Padre perché il Bene trovi sempre i beni necessari per realizzarsi!
Il CPAE
(dal Bollettino Parrocchiale di Ottobre 2024)
Per contribuire alle spese
PARROCCHIA BORGO SAN GIACOMO
causale: “Per le opere parrocchiali”
IBAN: IT 68 C 08393 54100 0000 9002 1984